Il mio Consiglio - Luglio 2002

Nella riunione del Consiglio Comunale del 22 luglio si respirava già aria di ferie: sei soli punti all’ordine del giorno (di cui 2 verranno rinviati). Se togliamo la votazione sui verbali precedenti e la comunicazione del Sindaco sulla realizzazione di interventi per il raddoppio della linea ferroviaria Milano-Mortara, il confronto si riduce a due soli punti: il progetto per la realizzazione di un impianto di trattamento di sabbie provenienti dallo spazzamento stradale e un piano di recupero in frazione S.Vito.

IMPIANTO PER IL TRATTAMENTO DI SABBIE.

Si tratta di un argomento che arriva per la terza volta in Consiglio. E’ una convenzione che il Comune è intenzionato a realizzare con la società SISTEM ECO GREEN, a Vigano su aree comunali. Tale progetto prevede un impianto di trattamento delle sabbie provenienti dallo spazzamento stradale e una piattaforma di raccolta differenziata R.S.U. ingombranti.

Rispetto a questa proposta ho avanzato alcune perplessità:

Io ho sollevato queste perplessità, ma tutti gli altri hanno votato a favore.

PIANO DI RECUPERO IN FRAZIONE S. VITO.

La proposta dell’Amministrazione comunale è quella di procedere ad un Piano di recupero che permetta di ultimare il terzo lotto di costruzioni dopo i due in corso sulla proprietà Bottoni.

I soggetti coinvolti, oltre ai fratelli Bottoni, sono la Parrocchia di San Vito e la Società "La nuova Edilizia s.p.a" del costruttore Concolino. Con l’attuazione del Piano di recupero, la Parrocchia acquisisce la possibilità di costruzioni future (400 mt. quadrati) e i fratelli Bottoni possono procedere alle costruzioni residenziali del terzo lotto. Tutto ciò avverrà a discapito dell’abbattimento completo della ex stalla e del fienile che sono oggettivamente, seppur in cattivo stato di conservazione, testimonianze paesaggistiche di una società contadina ormai in declino ma della quale sarebbe invece significativo conservare aspetti architettonici sempre più rari.

La discussione tra me e il Sindaco si è proprio basata su queste mie considerazioni. Il Sindaco è stato invece dell’avviso che bisognasse ragionare in termini temporali e, a suo dire, dal punto di vista dell’importanza storica, queste costruzioni non ne avevano alcuna perché si parla di un tempo che non supera i cinquant’anni. Discussione interessante ma intanto si rade completamente al suolo una costruzione che è testimonianza rurale e che coloro i quali verranno dopo di noi non avranno alcuna possibilità di osservare. Naturalmente non hanno ottenuto il mio assenso: da solo ho espresso voto contrario. L’ambientalista Pozzoni ha preferito astenersi. Tutti gli altri presenti, altrettanto naturalmente, non hanno esitato ad esprimere il loro voto favorevole.

I referendum sociali hanno ottenuto il numero di firme sufficiente per poter essere ammessi alla consultazione referendaria. Un particolare ringraziamento agli oltre 150 gaggianesi che li hanno sostenuti.

Vittorio Ciocca

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